Passa ai contenuti principali

Intervista a GABRIELS


Gabriels è una delle punte di diamante dell'hard rock italiano. Per chi ama l'aor, il power e il progressive metal degli anni Ottanta e Novanta questo artista potrebbe risultare, se ancora non lo conosceste, una grande e piacevole sorpresa. Alla luce del suo ottavo album, "Fist of the Seven Stars - Act 4: Five Forces" abbiamo posto a lui qualche domanda.

1. Ciao, presenta la tua band ai nostri lettori!
Ciao ragazzi e grazie dello spazio, sono Gabriels tastierista con un background di musica classica e faccio metal sinfonico ispirato agli anni '80.

2. Processo compositivo. Parliamone un po'.
Direi che è molto semplice, aspetto l'ispirazione giusta che può avvenire in qualsiasi momento anche in quelli in cui non dovrebbe, in passato ho perso molte idee così.

3. Parliamo di come è composto il tuo progetto e di come ognuno lavora, soprattutto parlaci di come lavorano i guest presenti nei tuoi dischi
E' presto detto, io preparo tutte le bozze delle canzoni già complete e arrangiate, le mando a ogni guest e li lascio liberi di aggiungere anche le loro idee, specialmente i soli sono completamente opera del musicista stesso.

4. Sei arrivato a quota otto album, un vero traguardo. Hai ancora la stessa voglia degli inizi oppure pensi che tra un po' potresti ritirarti, almeno parlando del progetto Gabriels?
Niente affatto, ho ancora la stessa voglia degli inizi e al momento non ho nessuna intenzione di fermarmi.


5. Come valuti la scena rock e metal italiana di oggi?
Direi molto buona, non ha nulla da invidiare al resto del mondo.

6. Quali obiettivi vuoi raggiungere con Gabriels e quali sono quelli che già pensi di aver raggiunto in questi vent'anni circa di carriera?
Gli obbiettivi già raggiunti comprendono le collaborazioni con i musicisti che ho più stimato come Mark Boals, Fabio Lione, Roberto Tiranti, Tommy Johansson e altri. Per quelli futuri non ci sto pensando al momento.

7. Quali sono le band che più ti hanno influenzato agli esordi e quali sono quelle che ti influenzano ora?
Tutti sanno che il mio idolo in assoluto è Yngwie Malmsteen e mi influenza adesso come in passato.

8. Meglio il metal di una volta o quello di oggi? E come se la passa l'Italia secondo te?
Mmm, questa potrebbe essere una domanda difficile...io direi meglio quello di una volta ma capisco che lo dico anche per una questione nostalgica e perchè ci sono cresciuto. L'Italia direi che se la passa benone.

9. Che programmi hai in questo periodo e per il futuro?
Sto già lavorando al nuovo disco, sono già pronte tutte le bozze e devo registrare solamente i miei soli. Ho già iniziato a farlo ascoltare ai vari ospiti. L'atto 5 si preannuncia ancora di più anni 80.

10. Come sei giunto all'accordo con Elevate Records e come ti stai trovando?
Beh, con loro c'è appunto un vincolo di nostalgia di cui vi parlavo prima...mi sto trovando molto bene grazie.

11. Abbiamo finito, i saluti finali a te.
Grazie infinite a voi e a tutti i lettori. Vorrei lanciare il solito messaggio contro la pirateria ai nostri cari fan, ormai anche i siti di streaming come spotify so che vengono piratati. Se siete collezionisti comprate i cd originali e se non lo siete comprate in digitale o ascoltate su piattaforme a norma, solo così potrete supportarci al meglio e solo così noi possiamo continuare a darvi la nostra musica...GRAZIE!!!


Links:
Bandcamp
Facebook
Homepage
Spotify


Commenti

Post popolari in questo blog

PANDEMONIUM CARNIVAL "Pandemonium Carnival II" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2024) I Pandemonium Carnival rilasciano il secondo album dal titolo "Pandemonium Carnival II". Un lavoro che sicuramente catturerà senza fatica gli appassionati del classico e mai tramontante Punk Rock di stampo americano. Le aspettative per chi inizierà l'ascolto non saranno banali e neanche scontate come il genere proposto potrebbe far pensare. Nonostante la dicitura di "Horror" (da cui la definizione di Punk "Horror" Rock), la band romana riesce a dare colore e rendere vivace tutto l'ascolto spalmando nelle quattordici tracce che compongono l'album una bella dose di spessore tecnico e compositivo e senza neanche andare troppo per il sottile.  I Pandemonium Carnival sanno come dare vita e comporre canzoni pregevoli, eleganti e con il giusto e ben ponderato tiro. Forti sia per quanto concerne l’impatto emotivo che per quello pulsante, istintivo e prettamente caratteristico del punk rock. Il combo dei Pandemoniu...

STORMWOLF "Voyager" (Recensione)

  Full-length, Nadir Music (2024) Questa band italiana propone un ottimo hard rock/heavy metal, con qualche puntatina nel power metal. Curiosa la scelta di realizzare un doppio album, nel vero senso del termine, perchè sembra proprio che la band, proprio in controtendenza ad un mercato che vuole tutto liquido e digitale, abbia realizzato un bel digipack contenente due cd: nel primo l'album in questione "Voyager" e relativi brani inediti. Nel secondo le cover di band come Iron Maidem Rose Tattoo, Accept e altri ancora. Tutto molto apprezzabile finora, ma com'è il disco? Beh, straordinario! L'entrata di una bella e brava cantante fa sempre la differenza in una band e qui è la stessa cosa con Irene Manca. Questa cantante riesce ad essere perfetta sia nei brano più melodic metal o hard rock che in quelli più heavy/power. Si passa quindi da stoccate come "Dark Shadows" o "Fury" ad altri brani dove l'aspetto più commerciale del metal viene a gall...

Intervista a DEMOGHILAS

Alfred Zilla è un personaggio schietto e sincero, ma anche molto profondo, e ciò si può evincere sia dalla sua musica, ma anche da ciò che ci dice in questa intervista. Sicuramente è un personaggio fuori tempo massimo, calato in una società che non contempla molti pensatori e artisti autonomi come lui. Dopo la recensione del suo ultimo album " Antagonist " lo abbiamo raggiunto per fargli qualche domanda. Buona lettura! 1. Ciao Alfred, presenta il tuo progetto Demoghilas ai nostri lettori!  Ciao, truppa di Italia Metal e Rock, grazie del vostro tempo e interessamento, prima di tutto. Il Progetto Demoghilas è nato nell’estate del 2016, ma il mio sogno di fare musica iniziò a dodici anni, infatti molte canzoni che creo tutt'oggi sono tutti quegli esperimenti che tentavo mentre imparavo a suonare allora. Andando avanti ho capito di voler offrire qualcosa di diverso ad ogni album, come degli omaggi ad altri generi, anche se tutto sommato lo stile è rimasto lo stesso.  2. Proce...