Passa ai contenuti principali

PANDEMONIUM CARNIVAL "Pandemonium Carnival II" (Recensione)


Full-length, Ghost Record Label
(2024)

I Pandemonium Carnival rilasciano il secondo album dal titolo "Pandemonium Carnival II". Un lavoro che sicuramente catturerà senza fatica gli appassionati del classico e mai tramontante Punk Rock di stampo americano. Le aspettative per chi inizierà l'ascolto non saranno banali e neanche scontate come il genere proposto potrebbe far pensare. Nonostante la dicitura di "Horror" (da cui la definizione di Punk "Horror" Rock), la band romana riesce a dare colore e rendere vivace tutto l'ascolto spalmando nelle quattordici tracce che compongono l'album una bella dose di spessore tecnico e compositivo e senza neanche andare troppo per il sottile. 

I Pandemonium Carnival sanno come dare vita e comporre canzoni pregevoli, eleganti e con il giusto e ben ponderato tiro. Forti sia per quanto concerne l’impatto emotivo che per quello pulsante, istintivo e prettamente caratteristico del punk rock. Il combo dei Pandemonium Carnival non si accontenta di comporre giusto per, ma buttano sempre un occhio a quel tipo di ricerca sonora di nicchia, pregiata per non cadere nella massa sonora. 

Ogni brano è palesemente dotato di corpo e anima, con tanto sfogo e sano impeto. Le chitarre aggrediscono, la voce tiene sostenuto l'andamento di tutto l'album ed infine, la sezione ritmica martellante unita alle linee di basso, rappresentano la linfa rigeneratrice per andare a smuovere determinati meccanismi che non portano ad eventuali distrazioni durante l'ascolto. 

"Pandemonium Carnival II" è un disco che fa presa dal primo ascolto, questo perchè quando una band "veterana" come i Pandemonium Carnival crea le giuste condizioni per creare musica e non musichetta, è impossibile limitarsi al semplice ascolto senza un briciolo di goduria.

Mad Max
Voto: 7,5/10

Tracklist:
1. Living Dead Returns
2. It Conquered The World
3. The Rope
4. Quatermass Xperiment
5. Lee Van Cleef
6. The Brain That Wouldn't Die
7. Manchurian Candidate
8. Grabbers
9. Frau Blucher
10. Four Finger of Blades
11. The Thing From Another World
12. Love After Death
13. Half Human, Almost Fly
14. Video Drome

Line-up:
Esky – Vocals 
Zico – Guitar 
Mr Grery – Bass 
Si J – Drums

Links:

Commenti

Post popolari in questo blog

DEADLOCK CREW "No Way Out" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2024) A tre anni di distanza tornano gli italiani Deadlock Crew con il nuovo album "No Way Out", un'attesa che per chi conosce la band ne è valsa la pena. Come lecito sia, ci aspettiamo da questo nuovo lavoro un qualcosa di più maturo, più marcato nel sound e nella proposta in generale, visto che stiamo parlando di un genere musicale classificabile tra le file del classico Heavy Metal.  I Deadlock Crew per l'occasione si sono mossi con i giusti passi e la giusta tenacia andando a confezionare nove brani di spessore che paragonati a quelli del loro precedente lavoro, "Look Down On Me", sembra di essere su un altro pianeta. Un'attesa che ripaga alla grande, con un album in generale devastante e carico di adrenalina. "No Way Out" si presenta con un buon appeal e un sound pieno, pronto a catturare con un che di magnetico. Quarantasei minuti al cardiopalma con una tracklist tanto heavy quanto introspettiva con un ref

BLACK PROPAGANDA "Modern Prometheus" (Recensione)

EP, Nadir Music (2024) Breve biografia:  La band viene fondata nel 2007 sotto il nome di "S.H.C. - Self Human Combustion". Ribattezzato il progetto “BLACK PROPAGANDA” il gruppo inizia l’attività incidendo una prima demo. I lavori vengono però congelati fino al 2010, anno in cui la band incomincia la sua inarrestabile attività live, che negli anni la porterà a partecipare a importanti festival ed eventi, a condividere il palco con band del calibro di Kreator, Sepultura, Annihilator, Behemoth, Moonspell, Decapitated, Onslaught, Extrema, Sadist, Cripple Bastards, Hour Of Penance, Necrodeath, Methedras, Fil Di Ferro e a intraprendere tour in paesi come Russia e Ucraina. Nel 2011 incomincia la collaborazione con la Nadir Music (etichetta e agenzia di Trevor dei Sadist), collaborazione che dura ancora oggi. Negli studi della stessa Nadir, sotto la guida di Tommy Talamanca, vengono registrati i due dischi della band: l’omonimo “Black Propaganda” (2011) e "Psychological Subjecti

ROGUE DEAL "Escape From Justice" (Recensione)

Full-length, Andromeda Relix (2023) L’esordio sulla lunga distanza dei Rogue Deal è un concentrato di pura energia metallica. I veneti sono autori di un heavy metal classico, che prende sia dalla NWOTHM più tradizionale, sia dalle sonorità ottantiane di stampo americano (“Lightning Force”), proponendo una fusione affatto scontata, in cui gli stili convivono perfettamente, donando dinamicità alle composizioni (“Nightranger”). Le band che si potrebbero citare come influenze sono diverse, ma è giusto che qui ci concentriamo su quanto questo “Escape From Justice” ha da offrire agli appassionati. E di carne al fuoco ce n’è tanta, suddivisa in otto canzoni con la dinamite dentro: basta ascoltare la selvaggia “Streetfighter” per trovare la giusta carica! A risaltare sono diversi elementi, dalla solida base ritmica, possente nel fornire la giusta carica, passando per le due asce, perfettamente integrate nel proporre un riffing serrato e lanciarsi in assolo dal grande feeling. Quello che più co