Passa ai contenuti principali

Post

DRAMANDUHR "Vertuhn" (Recensione)

Full-length, Broken Bones Promotion & Productions (2025) Nel panorama estremo e nel black metal abbiamo assistito a tante sperimetazioni ed evoluzioni, forse più che in altri generi e sottogeneri di metal. Se prendiamo band come gli Enslaved, i Negura Bunget, i Solefald, i Vintersorg, gli Emperor, i Mayhem e chi più ne ne metta, possiamo davvero avere un quadro interessante su quanto un genere come il black, nato per essere ortodosso fino al midollo, si sia poi trasformato in tantissime altre cose, forse anche troppe! E Dramnduhr, progetto siciliano giunto al secondo album, si aggiunge a questa schiera di band che hanno fatto della sperimentazione la loro bandiera. Nel caso di Dramanduhr abbiamo anche una evoluzione nel linguaggio, in quanto il mastermind Stefano Eliamo, tuttofare di questo progetto, si è anche appoggiato per le liriche al "Dahrmonium", una lingua inventata da lui di sana pianta. Il disco quindi prende un po' spunto dalle band che abbiamo elencato ad ...
Post recenti

Intervista ai DISEASE ILLUSION

I Disease Illusion sono una band in continua evoluzione, come conferma anche il loro ultimo album, "Plastic Ocean". Un disco che ha solo una base melodic death ma che trova un giusto equilibrio anche con altre influenze. Ne parliamo con la band. Buona lettura! 1. Ciao, presentate la vostra band ai nostri lettori! Ciao a tutti! Noi siamo i Disease Illusion, melodic death metal da Bologna, attivi dal 2008. Il nostro sound unisce potenza, melodia e atmosfere oscure e malinconiche. Il nostro ultimo disco "Plastic Ocean" è il nostro lavoro più diretto e maturo. Se vi piace il death metal con cervello e cuore, dategli un ascolto! 2. Processo compositivo. Parliamone un po'. Di solito partiamo da una base musicale: riff, groove, o anche solo un’atmosfera. Poi costruiamo attorno a quella sensazione, come se stessimo raccontando una storia. Ogni pezzo è un viaggio. I testi solitamente arrivano dopo, quando la musica ha già una sua identità e comunica un'emozione ben p...

Intervista agli STORMWOLF

Gli Stormwolf sono una band ligure che si sta facendo strada nel panorama metal italiano e non solo, grazie ad un secondo album di puro hard rock/heavy metal molto solido come " Voyager "! Abbiamo raggiunto Francesco Natale, chitarrista della band, per porgli alcune domande. Buona lettura! 1. Ciao, presenta gli Stormwolf ai nostri lettori! Ciao a tutti e grazie mille, innanzitutto, per questa intervista. Ci chiamiamo Stormwolf e veniamo da Genova. Abbiamo all’attivo un demo autoprodotto nel 2015 (Swordwind), una prima release ufficiale nel 2018 (Howling Wrath, uscito per Red Cat Records) e, finalmente, dopo 6 lunghissimi anni, il nostro secondo disco, “Voyager”, uscito per Nadir Music a fine Settembre. Facciamo Heavy Metal di matrice anni ’80 senza rinunciare a contaminazioni sia più recenti che più risalenti. 2. Processo compositivo. Parliamone un po'. Partiamo sempre dalla Musica e solo in un secondo momento pensiamo al testo. Solitamente cominciamo a costruire lo schel...

NEFESH CORE "Getaway" (Recensione)

Full-length, Rckshots Records (2020) Questa band siciliana ci propone in line-up alcuni volti già molto conosciuti nel panorama metal e hard rock italiano. Parliamo di un gruppo nato nel 2018 per volontà di David Brown e di Stefano “The Ghigas” Calvagno, entrambi militanti nel gruppo metal Metatrone. Questi Nefesh Gore sono giunti due anni dopo al loro album di debutto intitolato "Getaway". A distanza di cinque anni riprendiamo in mano questo platter e ce lo gustiamo ancora di più. e quindi ve lo riproponiamo! Un disco suonato alla grande, e qui si sente l'esperienza di questi musicisti, che offrono appunto un hard rock che riprende qualcosina di progressive dei Metatrone, ma che poi va per tutt'altra strada, offrendo un gothic hard rock contornato da synth, effetti e tastiere che non può non rimandare ad un approccio molto Eighties. Come detto, c'è qualcosa di prog, anche nell'uso delle tastiere da parte del cantante-chitarrista David Brown, e si senta un bra...

Intervista agli HOLY SHIRE

Gli Holy Shire sono una formazione italiana che propone un symphonic power metal arricchito da elementi folk e con la particolarità inoltre di avere in formazione due voci, entrambe femminili, che sono impostate su due diversi registri vocali. Il loro ultimo album, " Invincible ", è un ottimo prodotto, consigliato agli amanti del genere e anche a coloro che dal metal vogliono soluzioni inusuali e particolari.  1. Ciao, presentate la vostra band ai nostri lettori! Ciao a tutti! Gli Holy Shire sono una band symphonic-fantasy metal nata a Milano nel 2009. Uniamo elementi sinfonici, power e folk metal con testi ispirati a mitologia, letteratura e fantasy, in particolare l’universo di Tolkien. La nostra formazione è composta da sette musicisti, con due voci femminili (Erika e Julie), chitarre (io e Mattia), basso (Damiano, entrato da poco nella band), flauto traverso (Kima) e batteria (The Maxx). Siamo molto attivi dal vivo e puntiamo a offrire un’esperienza musicale coinvolgente ...

Intervista agli HONEYBOMBS

Un album come " There Is An Elephant In The Room " è difficile da inqudrare. Potremmo semplificare usando il termine hard rock melodico, ma anche heavy metal melodico potrebbe starci, vista la durezza delle chitarre, una produzione bella corposa e qualche svisata in territori power. Ne parliamo con Andrew Skid, cantante della band. 1. Ciao, presenta gli Honeybombs ai nostri lettori! Ciao! Siamo gli Honeybombs, una band speed metal con radici in Italia. La nostra musica è un mix di energia pura, riff veloci e testi diretti, che mirano a portare il metal classico in una chiave moderna, sempre con un tocco di originalità. 2. Processo compositivo. Parliamone un po'. Il nostro processo compositivo è abbastanza collettivo: generalmente, uno di noi porta delle idee o dei riff, e poi ci riuniamo per svilupparle insieme. Ogni membro della band porta il suo contributo, e questo rende il nostro sound variegato ma coerente. Siamo sempre aperti alla sperimentazione, pur manten...

BEYONDXPECTED "Towards Destination" (Recensione)

Full-length, Nadir Music (2025) Quartetto thrash metal old school italiano al suo debutto, anche se non parliamo di musicisti totalmente nuovi nell'ambiente musicale underground, in quanto il batterista è Giovanni Durst (Benediction/Omicida), e quindi partiamo già all'insegna dell'esperienza. Non si sa molto sugli altri musicisti coinvolti anche se mi sembra di aver capito che al basso abbiamo Michele Gawen Augello, già conosciuto per i suoi trascorsi e collaborazioni con band come Agony Face e Descent into Maelstrom.  Quello che ci viene "gentilmente" offerto, si fa per dire, da questa formazione è un techno thrash con varie influenze che vanno spesso a sconfinare nel death metal di formazioni come primi Atheist o Death quindi parliamo di qualcosa che comunque incorpora elementi sia thrash che death e che lo fa mostrando una padronanza non comune degli strumenti.  Lo scenario sc-fi della musica, ma anche dell'artwork, si sposa bene con l'approccio meticol...