Ecco i Great Master, formazione tricolore autrice di un ottimo album come "Montecristo" (recensione QUI). E' il chitarrista Jahn Carlini a rispondere alle nostre domande. Buona lettura.
1. Presentate la vostra band ai nostri lettori!
Jahn. Ciao Italia Metal e Rock, vi ringraziamo per questo invito. I Great Master sono una band Heavy/power metal attiva sulla scena ufficialmente dal 2009 che ha prodotto 6 album e un EP. Le tematiche proposte nelle canzoni. Lo stile musicale parte da una base epica con melodie semplici ma allo stesso tempo d’impatto, alle quali abbiamo aggiunto la parte corale che portiamo anche live aggiungendo quattro voci alla principale.
2. Processo compositivo. Parliamone un po'.
Jahn. Fino a Montecristo ho sempre scritto io musica e testi. Dopo aver composto la canzone la registravo con la linea melodica della voce e la passavo ai ragazzi in modo che ognuno potesse applicarsi per la propria parte di competenza. Così la canzone veniva in sostanza migliorata apportando delle piccole modifiche. Con Montecristo principalmente la linea è rimasta uguale tranne qualche canzone che è stata composta da Giorgio e alla quale poi ho aggiunto il testo. Poi come nei dischi precedenti ognuno ha suonato la propria parte aggiungendo eventuali idee. Gli assoli di chitarra vengono in seguito, proposti da Manuel e poi valutati da tutti con eventuali modifiche. Per le voci invece propongo la linea a Stefano e poi lui ci lavora apportando eventuali idee. I cori restano alla fine. Dopo aver indicato anche qui la linea melodica, Giorgio ci lavora individuando 4-5 linee armoniche che registra col piano e ci ritroviamo a cantare tutti assieme.
3. Testi: chi li scrive e cosa trattano?
Jahn. Le tematiche dei testi che ho sempre scritto io e qualcosina Stefano trattano argomenti che spaziano da temi fantasy, storici e fantascientifici. Ogni disco dei GM è una storia a se, per esempio il disco di debutto Underworld aveva temi molto fantasy, Serenissima è un concept storico sulla repubblica di Venezia, Lion and Queen tratta di fatti e tematiche territoriali del Veneto ma anche argomenti fantascientifici, Skull And Bones è un concept sulla pirateria che fa da prequel al romanzo “L’isola del Tesoro”, Thy Harbour Inn è una raccolta di shanty, canzoni che venivano cantate dai marinai nei momenti di lavoro a bordo delle navi e risuonati in chiave Heavy con lo stile dei GM.
Montecristo raccoglie canzoni che devono descrivere bene il romanzo, spaziando dalla drammaticità del momento, alla tristezza, alla rabbia ma anche descrivendo luoghi e persone. Ogni canzone è stata pensata per il suo giusto scopo di raffigurazione della parte del romanzo attribuita.
4. Fate dei live show e cosa pensate di offrire sul palco?
Jahn. I live è l’argomento odierno sulla tavola in quanto stiamo proponendo proprio il nostro ultimo lavoro al pubblico. Abbiamo appena concluso un mini tour a supporto delle date italiane degli Angra dove ci siamo esibiti a Roma, Mantova e Milano. Ad ogni nostro show cerchiamo sempre di far arrivare l’energia delle nostre canzoni al pubblico e di farlo partecipare al concerto coinvolgendolo nelle nostre canzoni.
5. Come valutate la scena metal italiana di oggi?
Jahn. La scena metal italiana è senz’altro una importante settore del metal mondiale. Abbiamo molte valide band, ovviamente che meriterebbero di apparire in contesti molto più grandi e importanti. io mi riferisco al settore in cui possa operare i GM degl’altri stili non posso proferir parola perchè non ho nozioni a riguardo. Poi in ogni settore c’è sempre chi è piu modesto e chi meno…. a volte un buon bagno d’umiltà sarebbe molto utile per crescere.
6. Quali obiettivi volete raggiungere con la vostra band?
Jahn. E’ un'avventura iniziata solo per passione, per creare qualcosa di proprio da trasmettere agl’altri. Quando poi arrivi a produrre il tuo primo disco è un'etichetta ti dice che è un buon prodotto valido vieni sommerso dalla soddisfazione e ti senti al settimo cielo, ma poco dopo realizzi che è solo il primo scalino di un’alta vetta. Allora cerchi di sfruttare l’energia che hai acquisito per andare oltre e migliorarti sempre di più cercando di salire e arrivare sempre più in alto. Allora arriva il secondo disco, il terzo e pensi già ai prossimi, ma devi sempre trovare un’idea valida non è solo far musica. E’ l’idea che devi sfruttare per dare peso e validità al tuo nuovo disco.
Non penso mai dove voler arrivare se non a conoscere sempre più persone che apprezzino quello che ho creato che poi è l’idea originale vista in scala sempre più grande. Ad ogni concerto conosciamo sempre nuovi amici che ci fanno i complimenti per lo show, per la musica e questo ripaga tutti i sacrifici di tempo e denaro che sono stati fatti, perchè facendo una riflessione su tutti gl’anni che ho dedicato ai GM posso dire che non è stato facile arrivare dove si è giunti ora, sottraendo tempo ed affetto alle proprie famiglie per convogliarlo in queste canzoni e per questo devo ringraziare tutti coloro che hanno fatto e fanno parte di questa band.
7. Quali sono le band che più vi hanno influenzato?
Jahn. Personalmente sono cresciuto con gli Iron Maiden di cui sono ancora oggi un grande estimatore. Però scoprii l’epic metal e rimasi affascinato da queste epiche melodie, da band come i Manowar dei primi album, dai Warlord e dai Bathory della fase epic-vinking. Poi arrivò la svolta col power teutonico grazie a band come i Running Wild, Helloween, Gamma Ray, Stratovarius.
Molte band sono comuni con gl’altri ragazzi ma se vogliamo aggiungerne qualcuna in più potrei citare per loro Savatage, Angra, Kamelot….
8. Meglio il metal "di una volta" o quello di oggi?
Jahn. Bella domanda! Nel metal “di una volta” c’era piu sentimento e magia nel creare la musica, forse anche piu spazio e facilità. Oggi è tutto più dannatamente più difficile perchè la concorrenza è molta e sono tantissimi gl’argomenti che son già stati trattati, rischi sempre di arrivare a fare la copia di qualcosa che è già stata prodotta. Tuttavia oggi la tecnologia ha aiutato molto all’indipendenza delle band che possono autogestirsi il proprio lavoro sempre parlando di produzioni valide perchè c’è tanta di quella porcheria in giro che il mercato si è completamente intasato. Se si riuscirebbe ad avere il modo di far musica di una volta con la tecnologia odierna sarebbe il top. Però il passato serve per migliorarsi e bisogna sempre guardare avanti quindi sto per il metal di oggi anche se rivedrei più di un paio di “cosette”.
9. Abbiamo finito, i saluti finali a voi.
Jahn. Grazie Italia Metal e Rock per il supporto. Invito chi ancora non ci conosce a seguirci sui nostri social Facebook, Instagram, Youtube ma anche spotify o bandcamp per ascoltare la nostra musica. Ogni link può essere trovato partendo dal nostro sito web www.great-master.com.
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