I Neurasty sono una band italiana che propone un interessante mix tra modern metal, elementi prog e altro ancora. All'interno della band gravitano anche musicisti già noti della scena italiana, quindi un motivo in più per noi per indagare chi sono. Buona lettura!
1. Ciao, presentate la vostra band ai nostri lettori e il vostro album di debutto, "Identity Collapse".
Ciao e grazie per questo spazio concessoci, i Neurasty nascono circa otto anni fa più per divertimento che altro, ma con il passare del tempo sono arrivati i primi brani e le cose hanno preso una piega più seria ed è così che tra cambi di line up e duro lavoro è nato Identity Collapse, forse maturato in un arco di tempo troppo lungo ma necessario.
2. Processo compositivo. Parliamone un po'.
Il nostro processo compositivo non si discosta molto da quello che è lo standard degli ultimi tempi, si parte principalmente da una bozza embrionale di canzone strutturalmente completa del nostro chitarrista Gabriele che poi viene completata dal nostro bassista Silvio con effetti e synth, dopodichè si arrangiano insieme le varie parti del brano arrivando alla forma del brano strumentale finite per poi passare la palla alla nostra vocalist Viviana che completa il tutto con testi e linee vocali, rivedendo parti della struttura se necessario.
3. Testi: chi li scrive e cosa trattano?
Fin dal suo ingresso nella band i testi sono opera della nostra Viviana che una volta ascoltato un brano riesce immediatamente ad identificare l’argomento da trattare. Il tutto convoglia in storie di traumi dovuti a violenze subite e di come la mente umana reagisce, talvolta in modo ancor più violento di quanto subito.
4. Cosa pensate di offrire in più sul palco rispetto al lavoro in studio?
Sicuramente l’altro lato della stessa medaglia, amiamo suonare dal vivo tanto quanto amiamo scrivere e registrare in studio, quello che cerchiamo di offrire è una riproduzione fedele del disco condita da una bella dose di volume ed energia senza risparmiarci un attimo cercando di trasmettere quante più vibrazioni possibile.
5. Come valutate la scena rock e metal italiana di oggi?
Oggi come anche ieri la scena è ricca di band molto valide che meriterebbero maggiore visibilità, dobbiamo essere più coraggiosi noi tutti in veste di pubblico a dare fiducia alle band ed ai promoter presenziando ai concerti supportandoci in primis tra band.
6. Quali obiettivi volete raggiungere con i Neurasty e quali sono quelli che già pensate di aver raggiunto in questi primi anni di carriera?
Diciamo che l’uscita di Identity Collapse può essere considerata come un primo tassello verso l’obiettivo principale di espandere il nostro raggio d’azione e suonare in tutta Italia ed in Europa.
7. Quali sono le band che più vi hanno influenzato agli esordi e quali sono quelle che vi influenzano ora?
- Troppe per citarle tutte, probabilmente Nevermore, Symphony X, Meshuggah, Dream Theater, In Flames e Jinjer sono la costante fissa tra gli ascolti e le influenze comuni che abbiamo per questo progetto
8. Meglio il metal di una volta o quello di oggi? E come se la passa l'Italia secondo voi?
Difficile rispondere, il metal di una volta aveva tantissima qualità compositiva ma spesso una bassa qualità di produzione dovuta ai mezzi dell’epoca, che però rendeva unici quegli album che hanno formato tutti noi metallari, oggi in alcuni casi avviene esattamente il contrario, anche il pubblico è cambiato, la soglia di attenzione ed il tempo che si dedica all’ascolto di un album si sono abbassati. Come dicevamo prima l’Italia se la passa molto bene a livello di band valide ma possiamo fare qualcosa di più come pubblico e rendere veramente giustizia a tutte quelle band la fuori che meritano supporto.
10. Che programmi avete in questo periodo e per il futuro?
Proprio in queste settimane stiamo lavorando insieme al nostro management alle date per il 2025 in support di Identity Collapse, per il futuro più a lungo termine invece stiamo già lavorando ai brani per il prossimo album.
11. Come siete giunti all'accordo con Volcano Records & Promotion e come vi state trovando?
E’ successo tutto un po' alla vecchia maniera, ci è capitato di condividere il palco con gli Hangarvain, band del titolare di Volcano Records & Promotion Alessandro Liccardo che si è mostrato interessato al progetto ed eccoci qua a lavorare insieme per l’obiettivo comune.
12. Abbiamo finito, i saluti finali a voi.
Grazie ancora a voi e a tutti quelli che vorranno dare un ascolto al nostro album, ci vediamo in giro.
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