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HONEYBOMBS "There Is An Elephant In The Room" (Recensione)


Full-length, Underground Symphony Records
(2025)

Una vera sorpresa questo secondo album degli italiani Honeybombs, formazione tricolore che cerca di fondere vari stili di metal, ma che di base propone un mix tra power metal melodico e metal classico. Il suono è potente e curato e l'album è piuttosto lungo ed articolato, per un totale che supera abbondantemente l'ora di durata. Sarà forse un po' troppo? In effetti ci sono pregi e difetti nel realizzare un'opera con questa durata, ma in generale possiamo parlare più di pregi nel caso degli Honeybombs. Se da un lato il difetto principale sta nella troppa omogeneità della proposta, dall'altro lato non possiamo non apprezzare la perizia strumentale e le belle vibrazioni che questo album sa trasmettere. Si tratta di uno di quei dischi positivi, allegri e che non possono non rimandare a certe cose degli Helloween.

Molte le similitudini con la leggendaria band tedesca, ma potremmo anche citare i Freedom Call ad esempio, ma anche il classic metal in generale. Il reparto più ricco è quello chitarristico: Alex Rotten e Doctor Gain sono due axeman davvero dotati tanto nel riffing tanto negli assoli, ma la cosa migliore è la loro facilità di costruire trame che sfociano in pezzi facilmente memorizzabili. Infatti le prime tre canzoni in tracklist sono una sferzata di energia positiva, quasi travolgente. Il trittico formato da "Living Among The Lies", "Astenich" e "Feels Like Heaven" mette in mostra grandi qualità e tanta potenza, mentre con il quarto episodio, cioè "Hidden In Me" la band cerca di proporre qualcosa di ancor più melodico dai toni quasi nostalgici.

Ma niente paura, la tracklist sarà poi costellata da altre bordate di metallo melodico di altissima qualità. "Spit On You", "Insane’s Mind" e "Berserk" sono fra le tracce più veloci e potenti del lotto, sempre frizzanti, mentre l'alone quasi festaiolo viene interrotto con un pezzo come "Awareness Birth", che si regge su un pianoforte molto malinconico e su una prova sentita del vocalist Andrew Skid, che in questo brano duetta con una splendida voce soprano femminile. Davvero una canzone da brividi, che giunge inaspettata quanto piacevole. Episodio quasi drammatico...

Insomma, un disco davvero succulento per gli amanti del metal melodico o anche del power metal, quello di scuola europea per intenderci, che nella sua seconda parte sorprende per episodi maggiormente intensi e riflessivi rispetto alla prima parte. Questo lavoro un'altra volta ci conferma come il metal italiano sia sempre più competitivo e addirittura migliore rispetto a quello offerto da tante realtà straniere. Bravi Honeybombs!

Eleonora V.

Tracklist:
1. Living Among The Lies 
2. Astenich 
3. Feels Like Heaven 
4. Hidden In Me 
5. Spit On You 
6. Berserk 
7. Ocean In A Drop 
8. Awareness Birth 
9. Ascension 
10. Insane’s Mind 
11. Falling Water 
12. Thanatophobia 
13. Lothario Foppish 
14. Pavor Nocturnus 
15. Antinomy Links: 

Line-up:
Andrew Skid – vocals
Alex Rotten – guitar
Doctor Gain – guitar
Luke Vanilla – bass
Dany Cool – drums

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