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AROTTENBIT "You Don’t Know What A Rework Is" (Recensione)

Full-length, Time to Kill Records (2025) Dopo il marcissimo "You Don’t Know What Chiptune Is" del 2024 il nostro  Alessandro ‘Otto’ Galli ritorna sul mercato con un disco di cover alquanto singolare. I dieci brani di quel disco vengono coverizzati da dieci band differenti, ognuna col suo stile ovviamente. Si va dal  drone al death metal, dal punk al flamenco, insomma nessun limite. Hanno partecipato a questo progetto: Across The Swarm, Ainu, Alberto Pequeño (Messa), Baratro, Carcharodon, Dolpo, Edoardo Taddei (Master Boot Record), Fosgene, Fulci, Hyperwulff, Isaak, Leslienelsen, Master Boot Record, Ottone Pesante, Overcharge, Ovo, Pugnale, Stefano Rutolini (Stormo), Threestepstotheocean, Undertakers, Viscera///. Alessandro è andato personalmente in ciascuna delle sale prova di questi artisti col suo studio mobile per catturare appieno la loro essenza, girando per tutta l'Italia. Tutti i mix e i master li ha poi curati personalmente nel suo studio, l’Otto Engineering Labs....
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MADVICE "Under The Burning Sky" (Recensione)

Full-length, Nova Era Records (2022) Disco ormai un po' datato, questo "Under The Burning Sky", ma che vale la pena riscoprire, anche perchè la band proprio di recente ha rilasciato un nuovo video e singolo dal titolo "The Ecstasy Of Dying". Parliamo del secondo parto discografico di questa formazione toscana, che in questo disco di appena mezz'ora condensa cattiveria e tecnica in modo perfetto. Il disco si apre con "Extinction", pezzo che si muove a metà strada tra metalcore e melodic death metal, con tante parti groove e ritornelli che si poggiano su una batteria fantasiosa e potentissima. Le chitarre hanno un sound davvero bello, corposo, pieno, e i riff sono forse l'ingrediente più buono che si trova in questo album. Come detto, il lavoro di chitarra distrugge ma sa anche essere pesante e ipnotico quando serve, abbandonando la violenza pura. E' il caso quindi di citare la seconda canzone, "Doominion", un pezzo che si apre con...

METAL STARZ "Metal Starz" (Recensione)

Full-length, Buil2Kill Records (2025) Come è facile intuire anche dal nome della nostra webzine, noi crediamo che il metal italiano non sia secondo a nessuno e che soprattutto negli anni Duemila si sia messo alla pari di qualsiasi altro Paese. Che si parli di quantità di lavori validi sfornati dalla nostra penisola, di produzione, tecnica e altro ancora, qui in Italia la scena metal è davvero avvincente da parecchi anni. Il progetto Metal Starz, che dà anche lo stesso titolo a questo primo album, nasce per volontà del chitarrista e docente di chitarra Luca Ballabio e in collaborazione con Gianluca "GL" Perotti (ex cantante degli Extrema, Mortado) e che vede tanti altri ospiti per l'occasione. Quindi a tutti gli effetti possiamo parlare di progetto, vista la line-up allargata che vede all'interno di questo album nomi quali Fabri Kiarelli (The Rockets), Grace Darkling (Nocturna), Alessio Spini (Screamin’ Demons), Trevor (Sadist), Edo Sala e Steve Ferrovecchio (Folkstone...

Intervista ai BEYONDXPECTED

Formazione tricolore che propone un ottimo technical thrash/death metal, ben rappresentato e suonato nel loro album d'esordio intitolato " Towards Destination ", un disco davvero bello, ispirato e interessante sotto ogni aspetto e che attirerà gli estimatori del metal anni ottanta, ne siamo sicuri. Abbiamo raggiunto la band per parlare di questo album e di altri loro aspetti. Buona lettura!  1. Ciao, presentate la vostra band ai nostri lettori! Fabrizio: Ciao a voi! Siamo i BeyondXpected una band “progetto studio” thrash metal progressive. Siamo per ¾ genovesi e ¼ milanesi e vogliamo portarvi in orbita con questo disco, siete avvertiti! 2. Processo compositivo. Parliamone un po'. Fabrizio: Questo è un genere che ti obbliga, prima di tutto, ad imbracciare la chitarra e a tirare giù lo scheletro dell’album a suon di riffs ! Non c’è alternativa. I pezzi, tra una cosa e l’altra, hanno richiesto circa un paio d’anni per la scrittura durante i quali le modifiche e variazio...

Intervista agli INFECTION CODE

Gabriele Oltracqua, cantante di questa formazione storica del metal estremo italiano, ha risposto alle nostre domande! Abbiamo esaminato l'ultimo album della sua band Infection Code intitolato "Culto" a questo link , e quindi è stato un piacere parlare con lui, anche a seguito del nostro buon parere su questo disco. Buona lettura! 1. Ciao Gabriele, presenta gli Infection Code ai nostri lettori! La band esiste dal 1999. Oltre venticinque anni di rumore, metal, passione e sacrificio per esprimere e comunicare la nostra visione su come percepiamo un certo tipo di musica. Abbiamo subito numerosi cambiamenti di line up che non hanno mai minato lo spirito e l’attitudine. Eravamo poco più che maggiorenni ma Ricky ed io, nonostante ora siano passati eoni ed aumentino gli acciacchi, non perdiamo l’entusiasmo e la voglia. Non ci ha mai abbandonato la scintilla che ci ha portato fino a qui. Una scintilla che ad ogni battito di ciglia o respiro fa esplodere la nostra creatività. 2. ...

INFECTION CODE "Culto" (Recensione)

Full-length, Nadir Music (2025) Gli Infection Code continuano la loro marcia nell'underground, quasi ad un passo dalla notorietà ad ogni loro uscita, ma mai veramente esplosi. Non che questo sia un problema, anzi. A volte il non piegarsi ad alcuna moda è una volontà precisa, una scelta artistica e attitudinale ben ponderata e non si può rimproverare di certo agli Infection Code di mancare di personalità. In questi ultimi anni la band alessandrina ha fatto fronte a qualche cambio di line-up e anche ad un rafforzarsi di una formula forse meno imprevedibile rispetto agli acerbi esordi, ma più definita ed orientata verso un thrash/death metal quadrato e molto grooveggiante. Questo nuovo "Culto" rappresenta il loro decimo sigillo, forse il più prettamente thrash/death metal della loro discografia. Tutti i brani sono carichi al punto giusto, contraddistinti da un growl profondo e soffocante e da un feeling abbastanza negativo. Da sempre la band ha più o meno queste prerogative,...

DRAMANDUHR "Vertuhn" (Recensione)

Full-length, Broken Bones Promotion & Productions (2025) Nel panorama estremo e nel black metal abbiamo assistito a tante sperimetazioni ed evoluzioni, forse più che in altri generi e sottogeneri di metal. Se prendiamo band come gli Enslaved, i Negura Bunget, i Solefald, i Vintersorg, gli Emperor, i Mayhem e chi più ne ne metta, possiamo davvero avere un quadro interessante su quanto un genere come il black, nato per essere ortodosso fino al midollo, si sia poi trasformato in tantissime altre cose, forse anche troppe! E Dramnduhr, progetto siciliano giunto al secondo album, si aggiunge a questa schiera di band che hanno fatto della sperimentazione la loro bandiera. Nel caso di Dramanduhr abbiamo anche una evoluzione nel linguaggio, in quanto il mastermind Stefano Eliamo, tuttofare di questo progetto, si è anche appoggiato per le liriche al "Dahrmonium", una lingua inventata da lui di sana pianta. Il disco quindi prende un po' spunto dalle band che abbiamo elencato ad ...