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DYSMORFIC "To Defy The Laws Of Grindcore" (Recensione)

EP, Love Earth Music (2024) La prolifica band dei Dysmorfic marchia il 2024 con ben due uscite: il qui presente ep e uno split con i Glauco. Il qui presente mini-cd è stato arrangiato e prodotto da Cristiano Roversi, che ha collaborato con artisti del calibro di John Wetton, Steve Hackett, Jeff Scott Soto e Le Orme. Le note biografiche affermano che "Questo MCD porterà il loro brevettato avant-grindcore in uno step successivo che deve molto al prog e al rock in generale". In effetti è proprio così, e lo diciamo subito, l'unico vero difetto di questo lavoro è la sua durata, sin troppo esigua, ma i Dysmorfic ci hanno un po' abituato in questo senso, giocando spesso su un grindcore sperimentale ed evoluto che ha l'unico scopo di esplorare l'arte musicale a tutto tondo, l'estremo rivisto in ottica ancora più estrema, con solo basso fretless e batteria. In questo mini cd però si fanno notare gli arrangiamenti di tastiera e altro ancora, per un risultato di clas
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Intervista ai THE LAST SOUND REVELATION

I The Last Sound Revelation sono una band romana che si sta apprestando a tornare sul mercato con un nuovo album. Abbiamo quindi cercato di capire meglio su questa formazione e riguardo possibili scenari futuri. Buona lettura! 1. Presentate la vostra band ai nostri lettori! Ciao a Tutti i lettori e grazie ad Italia Metal e Rock per questa intervista, siamo una band strumentale di Roma con influenze Prog Metal. Il nostro progetto ha lo scopo di traghettare i nostri ascoltatori in un viaggio emozionale senza tempo, fino ad arrivare alla rivelazione dell’ultimo suono. 2. Processo compositivo. Parliamone un po'. Ogni nostro brano è nato e nasce dall’alchimia che fortunatamente ci lega e parte, solitamente da un’improvvisazione in studio durante le prove. Idea che può essere proposta da ognuno di noi poiché c’è un’ottima interscambiabilità in questo senso. Successivamente ha luogo tutto il processo di strutturazione e arrangiamento vero e proprio che porta poi alla stesura finale del br

LEONI "L'Ultima Offensiva” (Recensione)

Full-lenth, Ghost Record Label (2024) "L'Ultima Offensiva” è il primo album del progetto LEONI. Registrato con Mirko Tinella presso i REC LAB Studios di Buccinasco (MI) con la collaborazione di Larsen Premoli al Sound Design, Mix e Mastering, “L'Ultima Offensiva” è musica pe(n)sante e pulsante che fa della varietà la sua omogeneità e della ricerca una sua caratteristica.  Partendo da solide radici Rock/Metal ci accompagna con incursioni nel Pop o nel metal più estremo pur mantenendo uno stile e una coerenza chiaramente riconoscibili e frutto anche della trentennale esperienza di Dario. Un sound finemente elaborato per rimanere stampato nella mente di chi ha la fortuna di ascoltarlo. Siamo di fronte a strutture corpose distese su dodici tracce. Leoni riesce con facilità disarmante a miscelare una componente melodica e ridondante con una linea più aggressiva e dalle intenzioni ruvide, creando dunque quel giusto equilibrio dinamico che fa di questo album una piacevole sorpres

Intervista a DEMOGHILAS

Alfred Zilla è un personaggio schietto e sincero, ma anche molto profondo, e ciò si può evincere sia dalla sua musica, ma anche da ciò che ci dice in questa intervista. Sicuramente è un personaggio fuori tempo massimo, calato in una società che non contempla molti pensatori e artisti autonomi come lui. Dopo la recensione del suo ultimo album " Antagonist " lo abbiamo raggiunto per fargli qualche domanda. Buona lettura! 1. Ciao Alfred, presenta il tuo progetto Demoghilas ai nostri lettori!  Ciao, truppa di Italia Metal e Rock, grazie del vostro tempo e interessamento, prima di tutto. Il Progetto Demoghilas è nato nell’estate del 2016, ma il mio sogno di fare musica iniziò a dodici anni, infatti molte canzoni che creo tutt'oggi sono tutti quegli esperimenti che tentavo mentre imparavo a suonare allora. Andando avanti ho capito di voler offrire qualcosa di diverso ad ogni album, come degli omaggi ad altri generi, anche se tutto sommato lo stile è rimasto lo stesso.  2. Proce

DEMOGHILAS "Antagonist" (Recensione)

Full-length, Independent (2024) Alfred Zilla da anni propone una sorta di alternative metal che non ha mai trovato una catalogazione precisa, dai suoi inizi prevalentemente industrial metal e rock è passato man mano ad una sorta di metal venato di punk e persino di accenni al death melodico ("Killing Your God") che trova in questo "Antagonist" una specie di congiunzione tra il vecchio e il nuovo che sta avanzando. Sembra che le influenze elettroniche vengano meno in questo album e si opti per canzoni lineari e semplici, ma allo stesso tempo tristi e inquietanti, come succede nel singolo e videoclip affidato a "Silent Hill" o nella ancora più drammatica "I Love You To Kill You". Ci sono comunque pezzi trascinanti e puramente rock, ma sempre ammantati di un'aurea decadente, come ad esempio "The Fallen Angel". Non sappiamo esattamente cosa voglia raggiungere esattamente Demoghilas con la sua musica, anche perchè ha già all'attivo d

SMOKING TOMATOES "The Choice Is Made" (Recensione)

EP, Independent (2024) Gli Smoking Tomatoes tornano col loro hard rock contaminato di funky. Dopo il debutto del 2019 intitolato "Make The Choice" la band ci consegna oggi un ep di cinque brani, quindi abbastanza corposo per poter essere giudicato alla pari di un full-length. Si nota innanzitutto l'ottimo reparto tecnico-compositivo che si basa su un hard rock d'annata che vede nei riff di chitarra di Ivan, che sono sempre molto ficcanti ed energici e nell'ottima sezione ritmica sorretta dal basso di Igor e dalla batteria scoppiettante di RP 12, le proprie armi vincenti Il tutto riporta in mente formazioni come Extreme, Living Colour e vagamente qualcosa dei Red Hot Chili Peppers, ma la componente alternative in questo ep è ridotta al lumicino, e si propende quasi sempre per una forma di hard rock piuttosto classico e robusto che viene impreziosito dalla già citate influenze funky. Potremmo anche chiamare in causa gli Incubus, e in effetti il reparto vocale sorret

ALCHEMY OF LIFE "A Journey To Nowhere” (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2024) "Alchemy of Life" è il progetto metal di Matteo Bosi, polistrumentista classe 1976. Appassionato di musica dal 1998, ha competenze avanzate nella registrazione in home studio. Ha esplorato molti generi musicali diversi, dall'ambient al rock, colonne sonore, sperimentale, world music, elettronica.  La proposta del One Man Band, con l'album di debutto, posa le basi su un solido progressive metal ben contornato da synth e suoni campionati che lo spostano lievemente sul genere fantasy. Undici brani per una durata complessiva di 48 minuti, dove Matteo accosta riffing aggressivi sovrapposti a metriche più melodiche e fluide, generando di fatto un ascolto nel complesso dinamico e scorrevole.  La sezione ritmica è tecnica e preparata ad andare dritta al punto, e si distingue per una batteria martellante ben “affiancata” da dettagli “sintetici" che ne esaltano la struttura e che fungono da traino agli intenti molto metal. "Alche