Passa ai contenuti principali

Post

Intervista agli INFECTION CODE

Gabriele Oltracqua, cantante di questa formazione storica del metal estremo italiano, ha risposto alle nostre domande! Abbiamo esaminato l'ultimo album della sua band Infection Code intitolato "Culto" a questo link , e quindi è stato un piacere parlare con lui, anche a seguito del nostro buon parere su questo disco. Buona lettura! 1. Ciao Gabriele, presenta gli Infection Code ai nostri lettori! La band esiste dal 1999. Oltre venticinque anni di rumore, metal, passione e sacrificio per esprimere e comunicare la nostra visione su come percepiamo un certo tipo di musica. Abbiamo subito numerosi cambiamenti di line up che non hanno mai minato lo spirito e l’attitudine. Eravamo poco più che maggiorenni ma Ricky ed io, nonostante ora siano passati eoni ed aumentino gli acciacchi, non perdiamo l’entusiasmo e la voglia. Non ci ha mai abbandonato la scintilla che ci ha portato fino a qui. Una scintilla che ad ogni battito di ciglia o respiro fa esplodere la nostra creatività. 2. ...
Post recenti

INFECTION CODE "Culto" (Recensione)

Full-length, Nadir Music (2025) Gli Infection Code continuano la loro marcia nell'underground, quasi ad un passo dalla notorietà ad ogni loro uscita, ma mai veramente esplosi. Non che questo sia un problema, anzi. A volte il non piegarsi ad alcuna moda è una volontà precisa, una scelta artistica e attitudinale ben ponderata e non si può rimproverare di certo agli Infection Code di mancare di personalità. In questi ultimi anni la band alessandrina ha fatto fronte a qualche cambio di line-up e anche ad un rafforzarsi di una formula forse meno imprevedibile rispetto agli acerbi esordi, ma più definita ed orientata verso un thrash/death metal quadrato e molto grooveggiante. Questo nuovo "Culto" rappresenta il loro decimo sigillo, forse il più prettamente thrash/death metal della loro discografia. Tutti i brani sono carichi al punto giusto, contraddistinti da un growl profondo e soffocante e da un feeling abbastanza negativo. Da sempre la band ha più o meno queste prerogative,...

DRAMANDUHR "Vertuhn" (Recensione)

Full-length, Broken Bones Promotion & Productions (2025) Nel panorama estremo e nel black metal abbiamo assistito a tante sperimetazioni ed evoluzioni, forse più che in altri generi e sottogeneri di metal. Se prendiamo band come gli Enslaved, i Negura Bunget, i Solefald, i Vintersorg, gli Emperor, i Mayhem e chi più ne ne metta, possiamo davvero avere un quadro interessante su quanto un genere come il black, nato per essere ortodosso fino al midollo, si sia poi trasformato in tantissime altre cose, forse anche troppe! E Dramnduhr, progetto siciliano giunto al secondo album, si aggiunge a questa schiera di band che hanno fatto della sperimentazione la loro bandiera. Nel caso di Dramanduhr abbiamo anche una evoluzione nel linguaggio, in quanto il mastermind Stefano Eliamo, tuttofare di questo progetto, si è anche appoggiato per le liriche al "Dahrmonium", una lingua inventata da lui di sana pianta. Il disco quindi prende un po' spunto dalle band che abbiamo elencato ad ...

Intervista ai DISEASE ILLUSION

I Disease Illusion sono una band in continua evoluzione, come conferma anche il loro ultimo album, "Plastic Ocean". Un disco che ha solo una base melodic death ma che trova un giusto equilibrio anche con altre influenze. Ne parliamo con la band. Buona lettura! 1. Ciao, presentate la vostra band ai nostri lettori! Ciao a tutti! Noi siamo i Disease Illusion, melodic death metal da Bologna, attivi dal 2008. Il nostro sound unisce potenza, melodia e atmosfere oscure e malinconiche. Il nostro ultimo disco "Plastic Ocean" è il nostro lavoro più diretto e maturo. Se vi piace il death metal con cervello e cuore, dategli un ascolto! 2. Processo compositivo. Parliamone un po'. Di solito partiamo da una base musicale: riff, groove, o anche solo un’atmosfera. Poi costruiamo attorno a quella sensazione, come se stessimo raccontando una storia. Ogni pezzo è un viaggio. I testi solitamente arrivano dopo, quando la musica ha già una sua identità e comunica un'emozione ben p...

Intervista agli STORMWOLF

Gli Stormwolf sono una band ligure che si sta facendo strada nel panorama metal italiano e non solo, grazie ad un secondo album di puro hard rock/heavy metal molto solido come " Voyager "! Abbiamo raggiunto Francesco Natale, chitarrista della band, per porgli alcune domande. Buona lettura! 1. Ciao, presenta gli Stormwolf ai nostri lettori! Ciao a tutti e grazie mille, innanzitutto, per questa intervista. Ci chiamiamo Stormwolf e veniamo da Genova. Abbiamo all’attivo un demo autoprodotto nel 2015 (Swordwind), una prima release ufficiale nel 2018 (Howling Wrath, uscito per Red Cat Records) e, finalmente, dopo 6 lunghissimi anni, il nostro secondo disco, “Voyager”, uscito per Nadir Music a fine Settembre. Facciamo Heavy Metal di matrice anni ’80 senza rinunciare a contaminazioni sia più recenti che più risalenti. 2. Processo compositivo. Parliamone un po'. Partiamo sempre dalla Musica e solo in un secondo momento pensiamo al testo. Solitamente cominciamo a costruire lo schel...

NEFESH CORE "Getaway" (Recensione)

Full-length, Rckshots Records (2020) Questa band siciliana ci propone in line-up alcuni volti già molto conosciuti nel panorama metal e hard rock italiano. Parliamo di un gruppo nato nel 2018 per volontà di David Brown e di Stefano “The Ghigas” Calvagno, entrambi militanti nel gruppo metal Metatrone. Questi Nefesh Gore sono giunti due anni dopo al loro album di debutto intitolato "Getaway". A distanza di cinque anni riprendiamo in mano questo platter e ce lo gustiamo ancora di più. e quindi ve lo riproponiamo! Un disco suonato alla grande, e qui si sente l'esperienza di questi musicisti, che offrono appunto un hard rock che riprende qualcosina di progressive dei Metatrone, ma che poi va per tutt'altra strada, offrendo un gothic hard rock contornato da synth, effetti e tastiere che non può non rimandare ad un approccio molto Eighties. Come detto, c'è qualcosa di prog, anche nell'uso delle tastiere da parte del cantante-chitarrista David Brown, e si senta un bra...

Intervista agli HOLY SHIRE

Gli Holy Shire sono una formazione italiana che propone un symphonic power metal arricchito da elementi folk e con la particolarità inoltre di avere in formazione due voci, entrambe femminili, che sono impostate su due diversi registri vocali. Il loro ultimo album, " Invincible ", è un ottimo prodotto, consigliato agli amanti del genere e anche a coloro che dal metal vogliono soluzioni inusuali e particolari.  1. Ciao, presentate la vostra band ai nostri lettori! Ciao a tutti! Gli Holy Shire sono una band symphonic-fantasy metal nata a Milano nel 2009. Uniamo elementi sinfonici, power e folk metal con testi ispirati a mitologia, letteratura e fantasy, in particolare l’universo di Tolkien. La nostra formazione è composta da sette musicisti, con due voci femminili (Erika e Julie), chitarre (io e Mattia), basso (Damiano, entrato da poco nella band), flauto traverso (Kima) e batteria (The Maxx). Siamo molto attivi dal vivo e puntiamo a offrire un’esperienza musicale coinvolgente ...