Passa ai contenuti principali

DEADLOCK CREW "No Way Out" (Recensione)


Full-length, Ghost Record Label
(2024)

A tre anni di distanza tornano gli italiani Deadlock Crew con il nuovo album "No Way Out", un'attesa che per chi conosce la band ne è valsa la pena. Come lecito sia, ci aspettiamo da questo nuovo lavoro un qualcosa di più maturo, più marcato nel sound e nella proposta in generale, visto che stiamo parlando di un genere musicale classificabile tra le file del classico Heavy Metal. 

I Deadlock Crew per l'occasione si sono mossi con i giusti passi e la giusta tenacia andando a confezionare nove brani di spessore che paragonati a quelli del loro precedente lavoro, "Look Down On Me", sembra di essere su un altro pianeta. Un'attesa che ripaga alla grande, con un album in generale devastante e carico di adrenalina. "No Way Out" si presenta con un buon appeal e un sound pieno, pronto a catturare con un che di magnetico. Quarantasei minuti al cardiopalma con una tracklist tanto heavy quanto introspettiva con un refrain generale che non può passare inosservato, regala piacevoli e tonanti vibrazioni. 

Tutto gira bene e tutto si rivela scorrevole, grazie anche all'abilità della band nel trovare l'amalgama tra ottime canzoni e ottima produzione in un colpo solo, così da imprimere un sound roccioso ben esaltato da un tiro rotondo, e ben calibrato. "No Way Out" è un disco che almeno per i miei gusti, piace, perchè arriva da subito carico, e sicuro , confermando che alle volte come ho già scritto all'inizio l'attesa paga!

Mad Max
Voto: 8/10

Tracklist:

1. The Path to Nowhere 04:48
2. Uav 06:03
3. Burn Devil Burn! 04:56
4. No Way Out 05:04
5. Charlatans 05:03
6. Hard Line 05:01
7. Ride the Wave 05:11
8. Pleasure... Pain 06:27
9. Lo sono un boomer

Line-up:
Daniele - Bass
Giuliano - Drums
Iure - Guitars
Lorenzo - Guitars, Vocals

Links:
Bandcamp
Facebook
Facebook 2
Instagram
Spotify

Commenti

Post popolari in questo blog

BLACK PROPAGANDA "Modern Prometheus" (Recensione)

EP, Nadir Music (2024) Breve biografia:  La band viene fondata nel 2007 sotto il nome di "S.H.C. - Self Human Combustion". Ribattezzato il progetto “BLACK PROPAGANDA” il gruppo inizia l’attività incidendo una prima demo. I lavori vengono però congelati fino al 2010, anno in cui la band incomincia la sua inarrestabile attività live, che negli anni la porterà a partecipare a importanti festival ed eventi, a condividere il palco con band del calibro di Kreator, Sepultura, Annihilator, Behemoth, Moonspell, Decapitated, Onslaught, Extrema, Sadist, Cripple Bastards, Hour Of Penance, Necrodeath, Methedras, Fil Di Ferro e a intraprendere tour in paesi come Russia e Ucraina. Nel 2011 incomincia la collaborazione con la Nadir Music (etichetta e agenzia di Trevor dei Sadist), collaborazione che dura ancora oggi. Negli studi della stessa Nadir, sotto la guida di Tommy Talamanca, vengono registrati i due dischi della band: l’omonimo “Black Propaganda” (2011) e "Psychological Subjecti

ROGUE DEAL "Escape From Justice" (Recensione)

Full-length, Andromeda Relix (2023) L’esordio sulla lunga distanza dei Rogue Deal è un concentrato di pura energia metallica. I veneti sono autori di un heavy metal classico, che prende sia dalla NWOTHM più tradizionale, sia dalle sonorità ottantiane di stampo americano (“Lightning Force”), proponendo una fusione affatto scontata, in cui gli stili convivono perfettamente, donando dinamicità alle composizioni (“Nightranger”). Le band che si potrebbero citare come influenze sono diverse, ma è giusto che qui ci concentriamo su quanto questo “Escape From Justice” ha da offrire agli appassionati. E di carne al fuoco ce n’è tanta, suddivisa in otto canzoni con la dinamite dentro: basta ascoltare la selvaggia “Streetfighter” per trovare la giusta carica! A risaltare sono diversi elementi, dalla solida base ritmica, possente nel fornire la giusta carica, passando per le due asce, perfettamente integrate nel proporre un riffing serrato e lanciarsi in assolo dal grande feeling. Quello che più co