Noirnoise, band emergente che ha da poco immesso sul mercato il primo ep di esordio intitolato "Noirnoise", un concentrato di sonorità alternative e di rock verace e suonato con grande passione. Conosciamo meglio la band attraverso questa intervista! Buona lettura.
1. Presentate la vostra band ai nostri lettori!
Noirnoise è un progetto nato nel 2009 e che ha raccolto l’eredità di band precedenti, di cui la maggior parte dei componenti faceva parte. Noirnoise è un urlo incazzato ed il rumore che fanno le idee e le emozioni quando cercano di cambiare le cose che gli stanno intorno. A volte è un rumore assordante… altre un grido strozzato che aspetta di detonare… altre ancora il silenzio dopo che quel rumore assordante è cessato… o la rabbia che esplode per non essere riusciti…
2. Processo compositivo. Parliamone un po'.
La nostra attitudine ed il nostro approccio alla musica rende naturale sviluppare i nostri brani in sala prove, dove un’idea, o un testo, costituiscono la base di partenza… tutto il resto diventa un viaggio psichedelico in cui idee e illuminazioni si fondono fino a costruire il brano. E’ un processo creativo che accomuna tutte le forme d’arte, un processo, spesso, inspiegabile in cui, come su una tela, tutti i colori si fondono fino al risultato finale.
3. Testi: chi li scrive e cosa trattano?
Noirnoise non è un progetto che si centra su singoli musicisti. E’ un progetto in cui il collettivo, inteso come band, viene prima di tutto il resto. Non è importante chi scrive un testo, dove il testo viene inteso come parte integrante di un messaggio. Le nostre canzoni parlano di disagio, di ribellione, di cose che non funzionano, di persone che non le fanno funzionare… ma anche di ricordi da proteggere, di sogni irrealizzati a cui non si vuole rinunciare e di sogni che ancora stanno volando e che vanno protetti… un testo, come una poesia, non va spiegato… sta nell’attitudine di chi ascolta interpretarlo… e lasciarsi trasportare…
4. Fate dei live show e cosa pensate di offrire sul palco?
La situazione live in Italia non è, secondo noi, molto rosea in questo momento. Ci piacerebbe fare molte più date ma, rispetto ad altri periodi, i contesti live si sono ridotti. Troppe spese per i locali, troppa richiesta di cover band, molta meno voglia di ascoltare progetti inediti da parte del pubblico… Dal vivo i Noirnoise hanno sempre cercato di stabilire una sintonia con il pubblico, di stabilire una connessione. La performance live è quella che più si addice alla musica che facciamo, che più ci piace e ci realizza. L’obiettivo è quello di creare un’atmosfera immersiva, un muro del suono che coinvolga sia la band che l’audience…
5. Come valutate la scena Rock / Metal italiana di oggi?
Il mondo sta andando alla deriva, sempre più velocemente. La logica commerciale dell’”usa e getta” ha ormai preso piede ed è preponderante. La musica, come tutte le altre forme d’arte, e non solo, si è adagiata su questa logica. Esplodono così band davvero interessanti che spariscono velocemente così come sono arrivate, come vere e proprie comete. La gente non ha più né il tempo né la voglia di scoprire… di aspettare… Questi sono aspetti che hanno, ormai, influenzato tutto il nostro modo di vivere. Il vero peccato è che nascono fiori bellissimi che non hanno il tempo di sbocciare e band davvero interessanti finiscono nel sottobosco senza vedere mai la luce del sole.
6. Quali obiettivi volete raggiungere con la vostra band?
Siamo in viaggio… da 15 anni… e vogliamo continuare a viaggiare. In tutti i viaggi si incontrano persone pazzesche, si trovano, per caso, posti stupendi… e ogni viaggio riserva sempre mille sorprese… Crediamo che la meta del viaggio debba cambiare di continuo, per cui, abbiamo deciso di goderci il viaggio tappa per tappa, passo per passo… vogliamo andare il più lontano possibile… Dove sarà questo “lontano” lo scopriremo solo continuando a non fermarci.
7. Quali sono le band che più vi hanno influenzato?
Abbiamo avuto la fortuna di attraversare periodi meravigliosi della musica italiana e mondiale… dalla fine degli anni 70 al primo decennio del nuovo secolo… il grunge, il garage hanno influenzato sicuramente la band. E poi ci sono i gusti personali… dal dark al progressive della sezione ritmica, alla psichedelia, l’hard rock… Gruppi come la scena grunge di Seattle, della Londra anni 80’ hanno sicuramente lasciato un segno… Ma non è una questione di genere musicale… Crediamo sia più una attitudine… Nirvana, Velvet Underground, David Bowie, The Cure, Pearl Jam, Soundgarden, Stooges… crediamo abbiano influenzato tutti i gruppi che si approcciano alla musica con l’idea di portare un determinato tipo di messaggio.
8. Meglio la musica di una volta o quella di oggi?
E’ sempre esistita ottima musica. Ma sta continuando a cambiare l’attitudine di chi ascolta. E questo influenza tantissimo la produzione musicale. Non c’è più tempo… Tutto è diventato veloce, lo dicevamo prima… E’ cambiato il modo di scrivere ed arrangiare i brani, il modo di produrli, di ascoltarli. La digitalizzazione ha reso tutto più “potabile” ma, soprattutto, “pre-digerito”. Non sappiamo se la musica sia migliorata o peggiorata… Di certo, oggi, non mi vengono in mente band come Led Zeppelin, Deep Purple, David Bowie, Lou Reed, Stooges… Non credo che nel 2056 qualcuno ascolterà ancora i Maneskin… Ecco….
9. Avete in programma un nuovo full-length? E come pensate che suonerà?
Adesso le nostre strade si sono incrociate con quelle di Francesco Palumbo e della sua Disco Inferno Ent. E questo ha fatto si che venisse pubblicato il nostro EP “Noirnoise”. Ci godiamo questo periodo e tutte le sorprese che ne derivano. Stiamo pensando ad un album full-lenght… E’ una cosa che vorremmo davvero fare… ma senza l’ansia o la fretta di produrlo subito… si… è un nostro pensiero. E suonerà come noi…. Rumoroso, arrabbiato, dark… malinconico… a volte triste… a volte talmente felice da essere esplosivo… noi siamo questi…
10. I vostri testi rispecchiano anche il vostro pensiero? E cosa volete veicolare all'ascoltatore con precisione?
Credo che non potrebbe essere altrimenti. Fanno parte di un messaggio che cerchiamo di portare sia con la parte lirica sia con quella musicale che, nel nostro modo di intendere la musica, risultano legate in modo imprescindibile. A chi ci ascolta portiamo il nostro messaggio… Incazzati… Arrabbiati… Cambia le cose, il mondo… almeno il tuo mondo… E fermati.. a pensare… a ricordare… e sogna… Ricordati da dove vieni e cerca di cambiare le cose… che è evidente non funzionino…
11. Abbiamo finito, i saluti finali a voi.
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