Alis è una cantante romana che sembra proprio stia bruciando le tappe, in quanto solo un anno fa esordiva con "Demone", e ora torna sul mercato discografico con "Eleven", un secondo album davvero bello che abbiamo anche recensito in questa sede. Abbiamo fatto due chiacchiere proprio con lei per saperne di più. Buona lettura!
1. Ciao, presenta la tua band ai nostri lettori!
Ciao e grazie per avermi con voi! Ciao a tutti sono ALIS cantante e cantautrice Rock di Roma. Ci tengo sempre a specificare che il mio è un progetto solista ma ho a fianco a me la mia band che mi supporta, che ha sposato il progetto e suona con me in tutti i live! Il mio sound mescola il pop-rock, il power-pop, l’alternative rock con un tocco di gothic rock.
2. Processo compositivo. Parliamone un po'.
Prendo sempre ispirazione da quello che vivo e da ciò che “respiro”. In genere butto giù un concept che poi elaboro una volta che ho davanti la musica. Poi compongo la musica e scrivo il testo preso da quel concetto che dicevo prima. Infine registro una demo che va a dare l’idea base del pezzo. C’è da dire che questo processo a volte fila liscio e a volte lo cambio mille volte, cambio il testo, cambio gli accordi, dipende. Oppure a volte mi viene un’idea migliore dalla iniziale e ricomincio da capo. In generale posso dire che tengo molto ai miei testi e al peso che gli do, non scrivo mai tanto per farlo, deve avere un senso altrimenti è meglio non scrivere.
3. Testi: chi li scrive e cosa trattano?
Sono io che scrivo i testi come sono io che scrivo anche la musica. I brani presenti in “Eleven” raccontano della rinascita dalle ceneri come una Fenice. È una presa di coscienza di una realtà passata che ormai non ci appartiene piú ma che ci ha fatto crescere ed essere chi siamo diventati ora nel presente. Nell’album “Demone” abbiamo lottato contro i nostri demoni adesso siamo dei guerrieri pronti a vivere in tutto e per tutto. In generale mi piace parlare di problemi sociali, di amori finiti, di amori iniziati oppure di rinascite personali.
4. Cosa pensi di offrire in più sul palco rispetto al lavoro in studio?
Sul palco penso di offrire la mia energia, il mio calore e mi piace comunicare molto sia con la voce che con il mio corpo. Mi piace fare uno show inclusivo e interagire con il pubblico, è quando do tutta me stessa. È molto bello avere contatto con le persone, è quello che in studio non posso fare. In studio si scrive la storia ma poi quello che è importante è avere una continua interazione con i propri fans. Quindi sul palco ad un mio concerto si vive al 100% la mia musica cosa che dal solo ascolto del disco non emerge del tutto.
5. Come valuti la scena rock italiana di oggi?
La scena rock italiana di oggi a livello underground è più o meno attiva, si sta continuamente muovendo qualcosa ma ad un livello più conosciuto le band e gli artisti fanno un po’ più di fatica ad emergere. Peró penso una cosa: il rock non è morto. Più vado in giro più mi accorgo che c’è un feedback sempre più attivo da parte del pubblico verso questo genere.
6. Quali obiettivi vuoi raggiungere con la tua band e quali sono quelli che già pensi di aver raggiunto?
Vorrei fare sempre più tournée in giro per l’Italia e l’Europa e vorrei fare dei tour in apertura a dei big. Penso invece che in soli due anni da quando è uscito il mio primo singolo ho raggiunto più di quello che pensavo: due album alle spalle, molti live, un tour italiano per il 2024/2025 per promuovere il mio nuovo album “Eleven” e l’apertura al concerto di Enrico Ruggeri. Ho dei grossi obiettivi in testa ma sto sulla strada giusta per raggiungerli. La chiave è testa bassa e lavorare sodo.
7. Quali sono le band che più ti hanno influenzato?
Mi hanno influenzato tantissimo gli Evanescence, i Nickelback e i Paramore.
8. Meglio il rock di una volta o quello di oggi? E il tuo rock potrebbe essere definito "alternativo"?
Meglio il rock di una volta, mi piace soprattutto il rock tra gli anni ‘90 e i primi 2000. Si, decisamente potrebbe essere definito pop-rock, power-pop, alternative rock con un tocco di gothic rock.
9. Come mai la scelta di cantare anche in inglese questa volta?
In realtà la domanda che faccio a me stessa è: “perchè non l’ho fatto prima?” Voglio rendere internazionale il mio progetto e l’ho voluto fare a partire da questo album. Come obiettivo ho quello di rendere la mia musica molto più in inglese che in Italiano.
10. Questo nuovo album sembra un po' più intimo e maturo rispetto a "Demone". Era un tuo intento o è venuto così spontaneamente?
Era un mio intento ma allo stesso tempo la crescita che ho fatto ha dato vita in modo naturale a questo album. Per questo come ogni secondo album, è più maturo.
11. So che c'è stata una evoluzione anche nei testi. Ne vogliamo parlare?
I testi adesso parlano di argomenti sociali e soprattutto di cambiamento interiore. Tengo molto ai testi delle mie canzoni, ogni singola parola, ogni articolo ha un peso. Ho voluto prestare più attenzione ai testi che sono cresciuti con me, ed è così che il risultato è questa evoluzione.
12. Abbiamo finito, i saluti finali a te.
Grazie mille! Un saluto e seguitemi per restare aggiornati su tutto! Mi trovate su:
Mi trovate su tutte le piattaforme digitali e speriamo di vederci presto ad un mio concerto! Il 2025 sarà un anno molto pieno! A presto!
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