Passa ai contenuti principali

Intervista ai NOVOMUNDO


Una band che sicuramente non propone musica standard, che ama le contaminazioni (specialmente quelle folk ed etniche). Ecco gli italiani Novomundo, forti di un buon ep che abbiamo recensito poco tempo fa (leggi la recensione di "Echoes Of Ego" QUI) e proiettati verso il loro primo full-length. Gli argomenti di discussione quindi non mancavano. A voi la lettura!

1. Ciao, presentate la vostra band ai nostri lettori! 
Ciao a tutti i ragazzi e le ragazze di ITALIA METAL E ROCK! La band nasce nel 2012 da un’idea del batterista Fausto Idini insieme al bassista Luca Trucchia e al cantante Valerio Cristiani, i quali iniziarono a gettare le basi del progetto Novomundo. Proponendo già da subito materiale in diversi locali della scena capitolina, col passare degli anni ci sono state diverse mutazioni alla line up fino alla pausa prolungata interrotta qualche anno fa, dove si è ripresa in mano la situazione e si è instaurato un forte legame con i membri che tutt’ora compongono la band. 

2. Processo compositivo. Parliamone un po'. 
Tutto il materiale che è già sulle piattaforme e quello in produzione, è uscito dalla mente del batterista Fausto Idini, poi ogni membro ha apportato a modo suo le proprie idee, dando un contributo alla riuscita del materiale nella forma finale. 

3. Testi: chi li scrive e cosa trattano? 
Come detto poco fa, tutta la pre produzione, compresi i testi, nasce da Fausto. Ogni brano affronta un tema differente: Novomundo ad esempio mette a fuoco quella sensazione di inadeguatezza nel vivere questo mondo fuori controllo e sempre meno a misura d’uomo, dove le difficoltà sono più dei successi e tutto è estremamente alienante; è un inno alla rinascita e alla speranza di vivere un giorno un mondo migliore. Antiwar molto semplicemente parla di guerra, del dolore che provoca, e di quanto purtroppo è radicata nel genere umano. Echoes of Ego vuole risvegliare il nostro Io interiore, affermando e riscoprendo noi stessi, accettando ciò che siamo; solo così saremo capaci di reagire all’immobilità mentale che spesso ci blocca e ci rende incapaci di vivere. Ritual parla del sacrificio che ogni giorno ognuno di noi fa per vivere: il lavoro, gli impegni, e tutto che ciò che ci allontana da quel che veramente conta nella vita, ma quando ce ne accorgiamo è troppo tardi; è importante quindi imparare da chi si è sacrificato per noi così da poter capire cosa e chi merita le nostre attenzioni. 

4. Cosa pensate di offrire in più sul palco rispetto al lavoro in studio? 
Con l'uscita del nuovo album quest'anno vorremo costruire uno spettacolo audio/visivo ben strutturato, trasmettendo tutta l'energia e tutte le atmosfere che ogni brano racchiude; cosa che ovviamente col lavoro in studio non si riesce a trasmettere o non del tutto, ecco. Parallelamente all’aspetto musicale partirà a breve il nostro shop su Bandcamp dove sarà possibile acquistare il nostro merch, rimanete connessi perché ne varrà veramente la pena. 


5. Come valutate la scena rock e metal italiana di oggi? 
L’Italia non è proprio il posto migliore dove poter uscire fuori dalla bolla dell’underground. La cultura musicale è abbastanza radicata, stagnante e scarsa ed inoltre l’ascoltatore medio non è molto predisposto ad aprirsi a nuovi generi (spesso per preconcetti, appunto); purtroppo la musica che piace a tutti noi, in Italia non interessa a molti. Quello che stiamo cercando di fare è di creare nuovi modi di proporsi, come se non fossimo una band underground: la comunicazione in tutti i suoi aspetti non è data al caso, ogni cosa è pensata e ricercata, l’estetica è studiata, e il tutto ritrova armonia nella musica che facciamo. Cerchiamo di fare qualcosa di nuovo senza canoni di genere né musicale né estetico. 

6. Quali obiettivi volete raggiungere con i Novomundo e quali sono quelli che già pensate di aver raggiunto? 
Beh sicuramente, come molti nella nostra stessa situazione, l'obiettivo massimo sarebbe quello di poter vivere facendo la cosa che più amiamo fare, ovvero fare la nostra musica e portarla sui più grandi palchi del mondo e farla ascoltare a quanta più gente possibile. Per quanto riguarda quelli già raggiunti, avere un proprio studio dove poter lavorare coi propri tempi non è una cosa da tutti! Oltre a tutto questo, non dimentichiamoci che Mike Terrana ha indossato una nostra maglietta!!!! La strada è quella giusta! 

7. Quali sono le band che più vi hanno influenzato? 
Sono molte le band e i generi di riferimento, anche non metal. Ognuno di noi ha gusti musicali e ascolti diversi che arricchiscono le nostre produzioni. Puoi trovare elementi Alternative, Death, Crust, Djent, ecc… Il nostro punto di forza è che non ascoltiamo la stessa musica, e ognuno di noi porta il suo stile e la sua attitudine dando un apporto totalmente inaspettato (cosa che noterete soprattutto nel prossimo album). 

8. Meglio il metal di una volta o quello di oggi? E come se la passa L'Italia secondo voi? 
Non c'è un meglio o un peggio, c'è il metal. Sicuramente l'avvento dei social ha fatto sì che si potesse conoscere ancora più musica e della più diversificata, ma non significa che ora sia meglio rispetto a prima o viceversa: non creiamo fazioni altrimenti si rischia solo di contaminare tutta la scena. Come dicevamo prima, in Italia il metal è visto un pò con il "side eye", con bigottismo che nel nostro paese è quanto mai diffuso. Per fortuna ci sono band italiane che comunque stanno facendo valere i valori del metal nostrano in tutto il mondo, e questo non può che far bene a tutti. 

9. Che programmi avete in questo periodo e per il futuro? 
Ora ci stiamo concentrando sul chiudere il nostro album che uscirà quest'anno. L'obiettivo è quello di farlo ascoltare a più persone possibile, in Italia e all'estero; ci crediamo veramente tanto e vedrete che le attese non verranno tradite!! 

10. Come siete giunti all'accordo con Hell Music Agency e come vi state trovando? 
La collaborazione con Hell Music Agency nasce nella maniera più naturale possibile: ci siamo proposti e loro ci hanno subito aggiunto al loro roster! La collaborazione sta andando benissimo e non possiamo che essere felici per questo! 

11. Abbiamo finito, i saluti finali a voi. 
Ringraziamo ITALIA METAL E ROCK per questo spazio e invitiamo la vostra community a seguirci su tutti i social per rimanere aggiornata su tutti i nostri progetti futuri! Let The Coven Goes On!


Links:
Bandcamp
Facebook
Homepage
Instagram
SoundCloud
Spotify
YouTube


Commenti

Post popolari in questo blog

PANDEMONIUM CARNIVAL "Pandemonium Carnival II" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2024) I Pandemonium Carnival rilasciano il secondo album dal titolo "Pandemonium Carnival II". Un lavoro che sicuramente catturerà senza fatica gli appassionati del classico e mai tramontante Punk Rock di stampo americano. Le aspettative per chi inizierà l'ascolto non saranno banali e neanche scontate come il genere proposto potrebbe far pensare. Nonostante la dicitura di "Horror" (da cui la definizione di Punk "Horror" Rock), la band romana riesce a dare colore e rendere vivace tutto l'ascolto spalmando nelle quattordici tracce che compongono l'album una bella dose di spessore tecnico e compositivo e senza neanche andare troppo per il sottile.  I Pandemonium Carnival sanno come dare vita e comporre canzoni pregevoli, eleganti e con il giusto e ben ponderato tiro. Forti sia per quanto concerne l’impatto emotivo che per quello pulsante, istintivo e prettamente caratteristico del punk rock. Il combo dei Pandemoniu...

STORMWOLF "Voyager" (Recensione)

  Full-length, Nadir Music (2024) Questa band italiana propone un ottimo hard rock/heavy metal, con qualche puntatina nel power metal. Curiosa la scelta di realizzare un doppio album, nel vero senso del termine, perchè sembra proprio che la band, proprio in controtendenza ad un mercato che vuole tutto liquido e digitale, abbia realizzato un bel digipack contenente due cd: nel primo l'album in questione "Voyager" e relativi brani inediti. Nel secondo le cover di band come Iron Maidem Rose Tattoo, Accept e altri ancora. Tutto molto apprezzabile finora, ma com'è il disco? Beh, straordinario! L'entrata di una bella e brava cantante fa sempre la differenza in una band e qui è la stessa cosa con Irene Manca. Questa cantante riesce ad essere perfetta sia nei brano più melodic metal o hard rock che in quelli più heavy/power. Si passa quindi da stoccate come "Dark Shadows" o "Fury" ad altri brani dove l'aspetto più commerciale del metal viene a gall...

Intervista a DEMOGHILAS

Alfred Zilla è un personaggio schietto e sincero, ma anche molto profondo, e ciò si può evincere sia dalla sua musica, ma anche da ciò che ci dice in questa intervista. Sicuramente è un personaggio fuori tempo massimo, calato in una società che non contempla molti pensatori e artisti autonomi come lui. Dopo la recensione del suo ultimo album " Antagonist " lo abbiamo raggiunto per fargli qualche domanda. Buona lettura! 1. Ciao Alfred, presenta il tuo progetto Demoghilas ai nostri lettori!  Ciao, truppa di Italia Metal e Rock, grazie del vostro tempo e interessamento, prima di tutto. Il Progetto Demoghilas è nato nell’estate del 2016, ma il mio sogno di fare musica iniziò a dodici anni, infatti molte canzoni che creo tutt'oggi sono tutti quegli esperimenti che tentavo mentre imparavo a suonare allora. Andando avanti ho capito di voler offrire qualcosa di diverso ad ogni album, come degli omaggi ad altri generi, anche se tutto sommato lo stile è rimasto lo stesso.  2. Proce...